ci giocavamo in colonia quando ci portavano in spiaggia. Si usava una specie di picchetto in ferro. Poi si giocava a picozze, sempre con la sabbia ed i noccioli delle pesche.
Si ricordo benissimo. In colonia a Cesenatico alla Leone XIII noi bambine giocavamo a piccozze con 5 noccioli di pesca mentre i maschietti a Barbanzè con un ferretto.
e le palline colorate con le foto dei ciclisti? prima si prendeva un compagno per le gambe e lo si tirava sulla spiaggia per fare la pista e poi si tiravano ste palline.
Certo che me lo ricordo, glie lo stò spiegando al mio nipotino di 5 anni, però non mi ricordo tutti i passaggi, e gli ho fatto vedere il gioco delle pitocche con i noccioli delle albicocche, è stato molto contento
Si giocava in spiaggia d’estrate. Si prendeva un filo grosso di ferro al quale si praticava ad una estrem ità un ricciolo piergando il ferro. Quindi si preparava una torta o polenta di sabbia e il gioco incominciava. La regola fondamentale era che la parte della lama del Barbanzè dovesse sempre infilzarsi nella polenta di sabbia e rimanere in piedi. Quando un giocatore sbagliava doveva tornare da capo. Erano previsti numerosi e di versi lanci.
1. Mano bianca: Con il barbanzè sul palmo della mano bisognava fargli fare ungiro in alto e infizarlo nella polenta
2. Mano nera: Con il barbanzè sul dorso della mano bisognava fargli fare ungiro in alto e infizarlo nella polenta
3. Coltelli italiani: Bisognava lanciare il barbanzè nella polenta tenendolo per il ricciolo
4. Coltelli americani: Bisognava lanciare il barbanzè nella polenta tenendolo per il ricciolo facendogli fare due giri
5. Mano: Bisognava lanciare il barbanzè tenendolo con la punta sul palmo della mano e e facendogli fare un giro su se stesso andava infilzato nella polenta con la lama
7. Dito migniolo: Bisognava lanciare il barbanzè tenendolo sulla punta del mignolo facendogli fare un giro su se stesso e infilzandolo nella polenta con la lama
8. Dito anulare: Bisognava lanciare il barbanzè tenendolo sulla punta dell’anulare facendogli fare un giro su se stesso e infilzandolo nella polenta con la lama
9. Dito medio: Bisognava lanciare il barbanzè tenendolo sulla punta del medio facendogli fare un giro su se stesso e infilzandolo nella polenta con la lama
10. Dito indice: Bisognava lanciare il barbanzè tenendolo sulla punta del’indice facendogli fare un giro su se stesso e infilzandolo nella polenta con la lama
11 Dito pollice: Bisognava lanciare il barbanzè tenendolo sulla punta del mignolo facendogli fare un giro su se stesso e infilzandolo nella polenta con la lama
12. Polso: Bisognava lanciare il barbanzè tenendolo sul polso facendogli fare un giro su se stesso e infilzandolo nella polenta con la lama
13. Avanpraccio: Bisognava lanciare il barbanzè tenendolo sull’avanbraccio facendogli fare un giro su se stesso e infilzandolo nella polenta con la lama
14. Gomito: Bisognava lanciare il barbanzè tenendolo sul gomito facendogli fare un giro su se stesso e infilzandolo nella polenta con la lama
15. Spalla: Bisognava lanciare il barbanzè tenendolo sulla spalla facendogli fare un giro su se stesso e infilzandolo nella polenta con la lama
16. Testa: Bisognava lanciare il barbanzè tenendolo sulla testa facendogli fare un giro su se stesso e infilzandolo nella polenta con la lama
Vinceva chi per primo riusciva ad effettuare tutti i passaggi senza errori.
Andavo nella colonia marina Stella Maris a Follonica dal 64 al 69. Una parte dei bambini proveniva da Roma, l’altra da Siena. Il ferretto (e il gioco) si chiamava schiribizzo, li costruivamo rompendo dei pezzi di rete metallica, battuti tra due sassi per farli belli dritti e poi lucidati con de pezzi di pomice.
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Al mare in colonia Leone XIII… Disfavamo le reti metalliche per poterlo fare.
ci giocavamo in colonia quando ci portavano in spiaggia. Si usava una specie di picchetto in ferro. Poi si giocava a picozze, sempre con la sabbia ed i noccioli delle pesche.
Si ricordo benissimo. In colonia a Cesenatico alla Leone XIII noi bambine giocavamo a piccozze con 5 noccioli di pesca mentre i maschietti a Barbanzè con un ferretto.
me papà al la ciamaò Barbanzec
Si come dice la Sig.ra Morì. Io invece desidererei ritrovare il gioco degli Shangai per giocare con i miei nipoti. Non so dove trovarlo
1965 Cesenatico, colonia Leone XIII …
Colonia Om Torre Pedrera!!! Giocato un sacco a Barbazet e con i noccioli delle pesche….
E ki nn ha giocato a barbanzet
Primi anni ’60?
Certo. Mano bianca, mano nera, pistola italiana, pistola americana, coltello… poi boh
certo,ferretto in spiaggia sulla polenta..nel 67 .alla leone xlll detta il lager.e alla pordenone a caorle.
È un negozio in via Mazzini
Si certo
Ricordo Barbanze via Mazzini acconto a piazza vescovado
Solo noi vecchietti che siamo andati in colonia al mare negli anni 60 ci ricordiamo certi giochi, poveri come tutto il resto.
e le palline colorate con le foto dei ciclisti? prima si prendeva un compagno per le gambe e lo si tirava sulla spiaggia per fare la pista e poi si tiravano ste palline.
Esatto! Me lo ricordo bene anche io! Poi si metteva un poco d’acqua per fare diventare le curve paraboliche più veloci.
Certo che me lo ricordo, glie lo stò spiegando al mio nipotino di 5 anni, però non mi ricordo tutti i passaggi, e gli ho fatto vedere il gioco delle pitocche con i noccioli delle albicocche, è stato molto contento
mano biaca, mano nera, pugno, forchetta, coltello italiani, coltello americano, e via discorrsendo
Si giocava in spiaggia d’estrate. Si prendeva un filo grosso di ferro al quale si praticava ad una estrem ità un ricciolo piergando il ferro. Quindi si preparava una torta o polenta di sabbia e il gioco incominciava. La regola fondamentale era che la parte della lama del Barbanzè dovesse sempre infilzarsi nella polenta di sabbia e rimanere in piedi. Quando un giocatore sbagliava doveva tornare da capo. Erano previsti numerosi e di versi lanci.
1. Mano bianca: Con il barbanzè sul palmo della mano bisognava fargli fare ungiro in alto e infizarlo nella polenta
2. Mano nera: Con il barbanzè sul dorso della mano bisognava fargli fare ungiro in alto e infizarlo nella polenta
3. Coltelli italiani: Bisognava lanciare il barbanzè nella polenta tenendolo per il ricciolo
4. Coltelli americani: Bisognava lanciare il barbanzè nella polenta tenendolo per il ricciolo facendogli fare due giri
5. Mano: Bisognava lanciare il barbanzè tenendolo con la punta sul palmo della mano e e facendogli fare un giro su se stesso andava infilzato nella polenta con la lama
7. Dito migniolo: Bisognava lanciare il barbanzè tenendolo sulla punta del mignolo facendogli fare un giro su se stesso e infilzandolo nella polenta con la lama
8. Dito anulare: Bisognava lanciare il barbanzè tenendolo sulla punta dell’anulare facendogli fare un giro su se stesso e infilzandolo nella polenta con la lama
9. Dito medio: Bisognava lanciare il barbanzè tenendolo sulla punta del medio facendogli fare un giro su se stesso e infilzandolo nella polenta con la lama
10. Dito indice: Bisognava lanciare il barbanzè tenendolo sulla punta del’indice facendogli fare un giro su se stesso e infilzandolo nella polenta con la lama
11 Dito pollice: Bisognava lanciare il barbanzè tenendolo sulla punta del mignolo facendogli fare un giro su se stesso e infilzandolo nella polenta con la lama
12. Polso: Bisognava lanciare il barbanzè tenendolo sul polso facendogli fare un giro su se stesso e infilzandolo nella polenta con la lama
13. Avanpraccio: Bisognava lanciare il barbanzè tenendolo sull’avanbraccio facendogli fare un giro su se stesso e infilzandolo nella polenta con la lama
14. Gomito: Bisognava lanciare il barbanzè tenendolo sul gomito facendogli fare un giro su se stesso e infilzandolo nella polenta con la lama
15. Spalla: Bisognava lanciare il barbanzè tenendolo sulla spalla facendogli fare un giro su se stesso e infilzandolo nella polenta con la lama
16. Testa: Bisognava lanciare il barbanzè tenendolo sulla testa facendogli fare un giro su se stesso e infilzandolo nella polenta con la lama
Vinceva chi per primo riusciva ad effettuare tutti i passaggi senza errori.
hai dimenticato pistole italiane e pistole americane
Un grazie a Sergio Negretti che si è ricordato tutta la sequenza di gioco ( PS: non mi ricordo se fossi riuscito a terminarla qualche volta)
Andavo nella colonia marina Stella Maris a Follonica dal 64 al 69. Una parte dei bambini proveniva da Roma, l’altra da Siena. Il ferretto (e il gioco) si chiamava schiribizzo, li costruivamo rompendo dei pezzi di rete metallica, battuti tra due sassi per farli belli dritti e poi lucidati con de pezzi di pomice.