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Qualcuno si ricorda il gioco chiamato Barbanzè ?

Qualcuno si ricorda il gioco chiamato Barbanzè giocato fra i vicoli del centro storico moltissimi anni fa?

23 COMMENTI

    • Si ricordo benissimo. In colonia a Cesenatico alla Leone XIII noi bambine giocavamo a piccozze con 5 noccioli di pesca mentre i maschietti a Barbanzè con un ferretto.

    • Esatto! Me lo ricordo bene anche io! Poi si metteva un poco d’acqua per fare diventare le curve paraboliche più veloci.

  1. Certo che me lo ricordo, glie lo stò spiegando al mio nipotino di 5 anni, però non mi ricordo tutti i passaggi, e gli ho fatto vedere il gioco delle pitocche con i noccioli delle albicocche, è stato molto contento

  2. Si giocava in spiaggia d’estrate. Si prendeva un filo grosso di ferro al quale si praticava ad una estrem ità un ricciolo piergando il ferro. Quindi si preparava una torta o polenta di sabbia e il gioco incominciava. La regola fondamentale era che la parte della lama del Barbanzè dovesse sempre infilzarsi nella polenta di sabbia e rimanere in piedi. Quando un giocatore sbagliava doveva tornare da capo. Erano previsti numerosi e di versi lanci.
    1. Mano bianca: Con il barbanzè sul palmo della mano bisognava fargli fare ungiro in alto e infizarlo nella polenta
    2. Mano nera: Con il barbanzè sul dorso della mano bisognava fargli fare ungiro in alto e infizarlo nella polenta
    3. Coltelli italiani: Bisognava lanciare il barbanzè nella polenta tenendolo per il ricciolo
    4. Coltelli americani: Bisognava lanciare il barbanzè nella polenta tenendolo per il ricciolo facendogli fare due giri
    5. Mano: Bisognava lanciare il barbanzè tenendolo con la punta sul palmo della mano e e facendogli fare un giro su se stesso andava infilzato nella polenta con la lama
    7. Dito migniolo: Bisognava lanciare il barbanzè tenendolo sulla punta del mignolo facendogli fare un giro su se stesso e infilzandolo nella polenta con la lama
    8. Dito anulare: Bisognava lanciare il barbanzè tenendolo sulla punta dell’anulare facendogli fare un giro su se stesso e infilzandolo nella polenta con la lama
    9. Dito medio: Bisognava lanciare il barbanzè tenendolo sulla punta del medio facendogli fare un giro su se stesso e infilzandolo nella polenta con la lama
    10. Dito indice: Bisognava lanciare il barbanzè tenendolo sulla punta del’indice facendogli fare un giro su se stesso e infilzandolo nella polenta con la lama
    11 Dito pollice: Bisognava lanciare il barbanzè tenendolo sulla punta del mignolo facendogli fare un giro su se stesso e infilzandolo nella polenta con la lama
    12. Polso: Bisognava lanciare il barbanzè tenendolo sul polso facendogli fare un giro su se stesso e infilzandolo nella polenta con la lama
    13. Avanpraccio: Bisognava lanciare il barbanzè tenendolo sull’avanbraccio facendogli fare un giro su se stesso e infilzandolo nella polenta con la lama
    14. Gomito: Bisognava lanciare il barbanzè tenendolo sul gomito facendogli fare un giro su se stesso e infilzandolo nella polenta con la lama
    15. Spalla: Bisognava lanciare il barbanzè tenendolo sulla spalla facendogli fare un giro su se stesso e infilzandolo nella polenta con la lama
    16. Testa: Bisognava lanciare il barbanzè tenendolo sulla testa facendogli fare un giro su se stesso e infilzandolo nella polenta con la lama
    Vinceva chi per primo riusciva ad effettuare tutti i passaggi senza errori.

  3. Un grazie a Sergio Negretti che si è ricordato tutta la sequenza di gioco ( PS: non mi ricordo se fossi riuscito a terminarla qualche volta)

  4. Andavo nella colonia marina Stella Maris a Follonica dal 64 al 69. Una parte dei bambini proveniva da Roma, l’altra da Siena. Il ferretto (e il gioco) si chiamava schiribizzo, li costruivamo rompendo dei pezzi di rete metallica, battuti tra due sassi per farli belli dritti e poi lucidati con de pezzi di pomice.

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