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Mercato in Largo Formentone – anni 60

Immagine inviata da Francesco Scandella.

8 COMMENTI

  1. Una città VIVA. oggi grazie ad amministrazioni incapaci e forse corrotte, è una città MORTA con degli zombi (gli extra-comunitari) che l’hanno occupata, grazie alle giunte ed a sporchi affaristi (alcuni commercianti che “han fatto carriera magari vendendo merci rubate) diventati proprietari di moltissimi appartamenti. Per farla tornare a vivere TOGLIETE QUEL CAZZO DI ZTL che sta uccidendo tutto e tutti, oppure fate almeno ripassare gli autobus, che portano gente in città

    • Francesco DOVE vivi in città? Io sono nato in centro (dietro alla chiesa del Carmine, e non hai la più pallida idea di come era viva la città negli anni ’60-’70 poi negli anni ’80 hanno cominciata ad ucciderla lentamente. Oggi non è quasi più italiana ed è piena di balordi (vero c’erano anche prima, ma balordo per balordo meglio uno che ha la nostra cultura piuttosto di un che non sai esattamente chi è e da dove viene) che chissà da dove vengono. Soprattutto era viva per le attività lavorativa. Le due fermate della Metropolitana porta gente solo da due parti, prima quando tutti gli autobus passavano dal centro, in centro arrivava gente da TUTTA la città e da tutta la sua periferia. Le attività commerciali erano più del triplo di quelle di oggi

      • Io vivo a S.Anna. Sì, immagino che fosse più viva in quel periodo la città, ma la colpa non credo sia degli stranieri, che anzi sono l’unica presenza serale. Che io poi mi chiedo sempre: ma chi ha affittato le case agli stranieri? Chi ha ceduto gli spazi commerciali? Credo proprietari bresciani… E, comunque, il Carmine in quanto a vitalità mi sembra non difetti. Ci sono locali, un cinema – teatro particolarmente attivo. Se poi i bresciani non vogliono vivere in centro, è una scelta. Ormai chi prende casa se ne va nei paesi dell’hinterland. Per quanto riguarda la questione trasporti, non vedo il problema di farsi due passi a piedi… Ma due di numero.

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